Istituto musicale Paisiello, corsa contro il tempo per la statizzazione

Nota stampa

Peluso (CGIL): “Una eccellenza da difendere non solo in nome del lavoro”
Dragone (FLC CGIL): “Accelerare sul percorso di statizzazione”

Davanti al Paisiello, l’istituto di alta formazione artistica e musicale di Taranto c’è questa mattina la CGIL. Una conferenza stampa coordinata dagli interventi del segretario generale di Taranto Paolo Peluso e dalla segretaria del settore Angela Dragone, che suona più come un presidio in difesa estrema di una istituzione formativa che rischia di perdersi con il suo patrimonio di esperienze, storia e cultura.
Il Ministro Fedeli nel corso dei lavori della VII Commissione del Senato dello scorso 26 aprile ha parlato chiaro – dice Paolo Peluso – servono circa 50 milioni di euro, ora non disponibili, per salvare i 18 istituti musicali pareggiati italiani, tra cui il “nostro” Paisiello. Un orizzonte economico difficile da individuare e che ci spinge ancor di più oggi ad alzare attorno all’Istituto tarantino un cordone di sicurezza e tutela a cui chiamiamo tutti.
La CGIL tarantina sa che a rischio c’è il lavoro dei docenti che potrebbero conoscere l’incertezza sul loro futuro a partire dal prossimo anno accademico, ma non solo.
Rivendichiamo il ruolo di difensori non solo di questo luogo di lavoro – dice Peluso – ma anche di questo luogo che da sempre rappresenta l’unica vera realtà universitaria tarantina indipendente e autonoma e in grado di richiamare studenti da molte parti della Puglia e addirittura dall’estero. Una eccellenza che va difesa al di là dei numeri degli occupati.
In bilico tra chiusura e statizzazione il Paisiello dunque resta nell’incognita sfera della precarietà.
Il tema del riordino del settore AFAM (Alta Formazione Artistica Musicale) ha bisogno di risorse che al momento non sembrano immediatamente esigibili – spiega Angela Dragone, segretaria generale della FLC CGIL di Taranto – ma il piano potrebbe essere realizzato con formule diverse: la statizzazione tout court, o la fusione per incorporazione (ovvero l’Istituto pareggiato verrebbe accorpato a un Conservatorio statale preesistente). Noi oggi siamo qui per dire che il Paisiello non si tocca e che occorre accelerare nell’individuazione di altre soluzioni.
A fronte infatti del ritardo sull’approvazione del disegno di legge 322 che da quattro anni tiene in sospeso il percorso di riforma per gli AFAM la soluzione, secondo la CGIL, potrebbe arrivare da un emendamento nel Decreto Legge n. 50 sul finanziamento agli enti locali.
La soluzione indicata dallo stesso Ministero tornerà in commissione nei prossimi giorni – spiega ancora Angela Dragone – ma anche qui le risorse non sarebbero sufficienti. Mancherebbero all’appello 30milioni di euro. Crediamo però che Taranto e il Paisiello meritino risposte adeguate proprio mentre si discute di un nuovo modello di sviluppo per la città che passa obbligatoriamente dall’offerta formativa ma anche dai presidi di buone prassi nella città vecchia che si immagina rigenerata e viva.
A mantenerla viva ci sono i residenti e i ragazzi dell’università – spiega ancora Peluso – e non possiamo pensare alle pietre senza pensare alle persone che questo microcosmo lo tengono in vita. Una corsa contro il tempo che vale per la città vecchia e per il suo Paisiello che rischia di scomparire insieme alla memoria del compositore a cui è intitolato.
Il DL n. 50 dovrà essere convertito in Legge entro il 24 giugno e intanto non si capisce da dove attingere le risorse mancanti – sottolinea la Dragone.
Intanto, l’Istituto Musicale Paisiello continua ad essere vivo e pulsante di iniziative. L’ultima in ordine di tempo ha riguardato i matinée musicali all’interno del MArTa.
Questo metodo, basato sull’intreccio e sul connubio di iniziative delle varie istituzioni culturali presenti sul territorio (e non solo) sono alla base di un rilancio e della valorizzazione della stessa proposta culturale, di cui hanno molto bisogno la nostra città e la nostra provincia, se si vuole fare quel salto di qualità che tanti auspicano – dice Peluso – Ma, a maggior ragione, è indifferibile ormai la soluzione dello stato di precarietà dell’Istituto di Alta Cultura Musicale “Paisiello” attraverso la statizzazione, sia pur nella formula di accorpamento ad altro Conservatorio, se questa può rappresentare la strada più breve.
La proposta della CGIL di Taranto sarà portata all’attenzione del Ministro della Pubblica Istruzione, Valeria Fedeli, attraverso una serie di iniziative che si svilupperanno in questi due mesi decisivi.
Con preghiera di cortese diffusione,
Taranto, 4 maggio 2017

L’Ufficio Stampa

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